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I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA

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Salgari, Emilio 29 occorrenze

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anni d'età; ha una circonferenza di duemila piedi e non meno di tremila colonne o radici che dir si voglia. Anticamente era assai più vasto, ma parte di

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sbarre e solidamente legato a due anelli di ferro, infissi in una specie di colonna. Dapprima si credette in preda ad un brutto sogno ma ben presto

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? Tremal-Naik, inquieto, ma risoluto a salvare il compagno, si slanciò verso la scala. Un uomo, un sipai giaceva in mezzo al corridoio, contorcendosi

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§Nessuna sentinella vegliava sul pianerottolo. Tremal-Naik, ancora tremante per l'emozione, ma deciso a tutto pur di riacquistare la libertà, salì

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, forse? - No per ora, ma domani notte ritorneremo qui e sveleremo il mistero. - Ma chi supponi che sieno quegli uomini? - Non lo so, ma lo saprò

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andava a terminare, ma non se ne curava più che tanto. Non ci vedeva, ma non si dava, almeno pel momento, pensiero alcuno. A lui bastava fuggire, a lui

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il fiume, sperando di far scoppiare la testa del traditore. Quando però giunse sulla riva, Manciadi era scomparso. S'inoltrò nell'acqua ma nessuna

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§Uscita dalla pagoda, Ada, ancora commossa, col volto ancor bagnato di lagrime, ma gli occhi sfavillanti di fierezza, era entrata in un piccolo

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diretto la canna sulla tigre, ma non ardiva tirare, temendo in primo luogo di non ucciderla sul colpo e collo sparo di attirare l'attenzione dei nemici. La

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, Manciadi non parlerà. Lo giuro sulla mia dea. - Ma, miserabile, non hai mai amato tu, adunque? - Non ho amato che la mia dea e il mio fedele laccio

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avvicinandosi bruscamente ad Aghur, gli disse: - Hai udito mai il ramsinga? - Sì, padrone, rispose l'indiano, - ma una sola volta. - Quando? - La notte che

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abbaiare, ma senza alcun frutto. Più volte si spinse, assieme alla tigre, fino ai primi bambù e porse l'orecchio ai rumori del largo; più volte fe

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per venire a capo di qualche cosa, ma ciò accadeva assai di rado. Quest'uomo pareva anzi che sfuggisse la presenza del ferito, quasiché avesse da

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Gange. Era meno alto d'un elefante merghee ma più vigoroso, dotato d'una potenza straordinaria, con un corpo massiccio, gambe corte e tozze, una tromba

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, ma vi erano più di ottocento metri da percorrere, cioè il tempo sufficiente perché gli inseguitori lo scoprissero. Pensò alle ruine che contornavano lo

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, percorse una lunga fila di stanze ammobiliate semplicemente ma eleganti, con seggioloni immensi e tavole e tavolini di acajù e salì sulla terrazza

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nell'agguato come uno stupido! - Ma spiegati, di' su, che non ho più sangue nelle vene. Come riuscì a evadere? Chi tagliò le sbarre della feritoia? - Loro

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essere a mezzo miglio da qui, nella direzione presa dal mio padrone. Che assassinino qualcuno? La paura di cadere nelle mani degli indiani era forte, ma

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. Una ruga si disegnò sulla sua fronte. - È grave, - disse. - Il pugnale è entrato assai, probabilmente fino all'impugnatura. - Guarirà? - Lo spero. Ma

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del bengalow. - Si vede che sono prudenti quegli europei. - Sembra. - Ma tu lo libererai. - Io! - esclamò Saranguy. - Lo credo. - Chi te lo disse? - Non

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. - Quello che Bindur e Palavan versarono nella vostra limonata. - Ma quando? ... - Ieri sera. - Ma io non l'ho bevuta! ... Ah! ... - Cosa avete? - Mi

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pensieri. Si volse indietro, credendo di essere stato seguito dalla tigre, ma l'intelligente animale si era arrestato sull'orlo della jungla. Bastò un

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sipai, ricca d'ornamenti d'oro e d'argento. Era di statura alta, di complessione robusta, di carnagione bronzina ma assai meno carica di quella degli

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compatriotti. Come si disse, dormiva, ma il suo sonno non era tranquillo. Grosse goccie di sudore irrigavano la sua fronte, che talvolta si

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formidabile scroscio che si ripercuoteva fino alle rive del golfo del Bengala. Non pioveva, ma le cateratte del cielo non dovevano tardare ad aprirsi

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centoventicinque chilometri fra Calcutta e il golfo. - Quanto fila la fregata? - Sei nodi all'ora e con mare calmo. È troppo vecchia e troppo impoppata. - Ma non

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. - Hai visto qualche ombra? - No, ma fui urtato da una lancia. La punta mi toccò il petto e per poco non mi ferì. - Eppure Darma non dà segni

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meritavi un così brutto tiro. Ma bah! Un altro al mio posto, invece di renderti nell'impossibilità di nuocere, ti avrebbe spedito all'inferno con una

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leghe, essendo formato dalla riunione dei fiumi Cossimbazar e Djellinghey, i due rami più occidentali del Gange; ma la massa delle acque è

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